Fare i roventini è un’arte ormai scomparsa.

Pare che l’ultimo “roventinaio” di professione fosse un certo Luigi Acciaioli detto ”Gigi de’ Pallai” di Sesto Fiorentino.

A suo figlio dobbiamo questa ricetta, laboriosa, ma squisita.

Alla base di tutto c’è Ia cosiddetta ”Pappa”.

In un tegame capace fate soffriggere 5 cucchiai d’olio, due spicchi d’aglio e un rametto di rosmarino. Aggiungete quindi 200 grammi di budelline di maiale o di salsicce.

Bagnate con mezzo bicchiere di vino bianco e quando sarà evaporato unite 250 grammi di pelati e un po’ di noce moscata, cannella e un chiodo di garofano.

Dopo circa 20 minuti aggiungete 100 grammi di mollica di pane, due uova e quattro cucchiai di farina. Rimestate bene e aggiungete un po’ d’acqua se occorre. Cuocete ancora qualche minuto e passate Ia pappa al passatutto.

Unitela infine ad un litro di sangue di maiale. Cuocete a bagno maria per una mezz’ora e poi preparate normalmente i roventini come descritto della ricetta.

I “Roventini” vengono preparati a Firenze, Prato, Pistoia e Siena sia pure con nomi (Migliacci) ed ingredienti diversi.