Un tempo non si mangiava nei piatti. L’uso di avere un piatto individuale dove appoggiare i cibi è infatti abbastanza recente.
Basta osservare i quadri che rappresentano i banchetti rinascimentali per accorgersi che le tavole erano praticamente vuote.
Si portavano le carni e i pesci in grandi vassoi dai quali ognuno prendeva ciò che desiderava, lo mangiava e semmai lo posava su fette di pane.
Queste fette raccoglievano olietti, sughi vari e pezzetti di carne divenendo così saporite e gustose.
Erano le antenate dei nostri crostini: fette di pane ricoperte con un trito delle parti più povere degli animali.
Il pane siccome di solito era piuttosto duro (una volta il pane si faceva una volta la settimana), veniva prima abbrustolito e poi bagnato nel brodo o nel vino per renderlo mangiabile.